Salute e benessere
Bere acqua è una questione di stile
Bere le giuste quantità d’acqua e idratarsi in maniera corretta nell’arco della giornata sono pratiche essenziali per la nostra salute e per il nostro benessere quotidiano. L’acqua è uno degli alleati più preziosi per il nostro corpo, in quanto facilita la digestione, ci aiuta a regolare la temperatura corporea, stimola il metabolismo, rende più elastica e luminosa la nostra pelle, contribuisce persino a migliorare il nostro livello di concentrazione.
Bere acqua, tuttavia, non significa solamente tenersi in forma e prendersi cura del proprio organismo. La crescente attenzione attorno ai temi del vivere sano e in maniera sostenibile ha infatti dato vita a diversi trend che, negli ultimi anni, hanno trasformato il bere acqua in una vera e propria questione di stile.
Dalle acque funzionali ai contenitori eco-friendly, proviamo a scoprire alcune delle tendenze più in voga negli ultimi anni.
Acque aromatizzate e cocktail d’acqua
Bere spesso e con regolarità può non essere semplice. Per rendere più gustosa e meno “noiosa” la nostra dose quotidiana di acqua, è sempre più diffusa la tendenza a darle un tocco in più aromatizzandola con frutta, verdura, spezie e radici. Le combinazioni sono praticamente infinite: zenzero e limone, cannella e mela verde, sedano e carota, erbe aromatiche… è sufficiente lasciare questi prodotti in infusione una notte in una caraffa d’acqua per avere a disposizione una bevanda rinfrescante e dal gusto unico.
Non solo, gli ingredienti rimasti a macerare le conferiscono anche proprietà depurative e disintossicanti. L’acqua viene inoltre utilizzata sempre più spesso nella preparazione di veri e propri cocktail, sia alcolici sia analcolici: l’acqua frizzante, in particolare, può essere un’ottima alternativa alla soda e ad altre bibite gassate usate nelle ricette tradizionali.
Acque funzionali
Si tratta di bevande a base di acqua, arricchite con ingredienti pensati appositamente per svolgere alcune funzioni e dare benessere al nostro organismo. In questo modo, l’acqua mantiene inalterato il suo contenuto naturale di sali minerali, arricchendosi delle proprietà di altri ingredienti aggiunti secondo formule specifiche. Si tratta perlopiù di vitamine, proteine, ulteriori sali minerali (per esempio magnesio e potassio) o succhi vegetali, come acqua di cocco, linfe, clorofilla e aloe vera. Ogni combinazione apporta un beneficio: alcune sono pensate per reintegrare le energie, altre hanno un effetto drenante, altre ancora hanno caratteristiche antistress. Sono pensate soprattutto per chi fa attività fisica o ha comunque una vita molto intensa e presentano un bassissimo contenuto calorico.
Bere a prova d’inquinamento
Se c’è qualcosa a cui tengono i consumatori moderni, oltre alla loro salute, è certamente il rispetto dell’ambiente. Sappiamo tutti quanto lo smaltimento della plastica sia una delle problematiche più complesse da affrontare per il futuro del nostro pianeta. Anche bere acqua, dunque, si sta radicalmente trasformando, per adeguarsi alla richiesta globale di una maggiore attenzione alle tematiche ambientali.
Bottiglie e bottigliette in plastica sono sempre più messe da parte, a favore di materiali biodegradabili di origine vegetale o semplicemente del vetro. Bottiglie e borracce sono le migliori alleate degli erogatori d’acqua e degli impianti di microfiltrazione nella lotta al consumo eccessivo di plastica: insieme possono garantire acqua buona, sicura e a prova di inquinamento.
Packaging commestibile
Un ulteriore passo verso un futuro plastic-free è stato fatto solo di recente con un’invenzione che si è da poco affacciata sul mercato, ma che sembra già destinata a diventare uno dei più trend più importanti del settore alimentare. Si tratta di un contenitore per l’acqua ideato e sviluppato da una giovane startup londinese che opera nel campo del packaging sostenibile. La sua caratteristica principale? Essere totalmente commestibile.
L’acqua viene infatti racchiusa in una sfera a doppio strato, realizzata con cloruro di calcio ed estratto di alghe brune, che può essere tranquillamente mangiata una volta bevuto il contenuto, oppure gettata tra i rifiuti organici. Una soluzione estremamente ingegnosa per limitare (e potenzialmente azzerare) il consumo di acqua in bottigliette di plastica, specialmente quando la si beve fuori casa.