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Inquinamento della plastica: dove finisce quella che buttiamo?

Quando buttiamo qualcosa nella spazzatura, conosciamo la fine che farà? Sappiamo per esempio che l’inquinamento della plastica è uno dei più gravi, perché questo materiale si degrada difficilmente e quindi è importante smaltirlo correttamente seguendo la differenziata.
Tanti materiali, tanti modi di riciclare
Quello che forse non sappiamo è che non tutta la plastica è uguale, esistono tanti polimeri differenti, ognuno dei quali ha un impatto ambientale diverso e può essere riciclato a modo suo.Anzi, non tutta la plastica si può riciclare. La maggioranza delle materie plastiche si può ri-utilizzare per produrre parti per lo scooter, occhiali, lampade, vasi e panchine. Solo il PET, invece, consente di essere riciclato per uso alimentare.


Italiani bravi a riciclare

Un’altra questione rispetto all’inquinamento della plastica riguarda la quantità che viene effettivamente riciclata. Il meccanismo della differenziata in Italia a volte non funziona alla perfezione, soprattutto nel sud del nostro Paese. Se da un lato gli Italiani stanno diventando sempre più bravi nel gettare i rifiuti separando tra loro le materie, dall’altro i recuperatori dove si ricicla sono spesso saturi (per colpa dei consumi elevati, soprattutto nelle aree urbane). Così di tutta la plastica che viene raccolta tramite differenziata, solo il 60% viene riciclata, mentre il 40% viene portata in discarica o negli inceneritori. Di 1 milione di tonnellate di plastica, 400mila ancora finiscono per non essere ri-usate.
E purtroppo bruciare la plastica, anche se per produrre energia elettrica o termica, significa aumentare l’inquinamento ambientale perché durante la combustione viene rilasciata la diossina.
Emergenza oceani
Resta un’altra grande questione, quella relativa all’acqua e ambiente. Perché tutta la plastica che viene dispersa finisce nei nostri oceani, inquinando in maniera indelebile le acque e avvelenando gli animali che ci vivono (e scatenando anche una reazione a cascata per cui, alla fine, la plastica torna al mittente, ossia a noi nell’acqua potabile che scorre dai nostri rubinetti).
Prendersi cura del nostro Pianeta
Una soluzione è possibile: ridurre la quantità di plastica che usiamo. Come? È facile, bastano pochi gesti, bisogna solo imparare a cambiare la mente e alcune abitudini.
Per prima cosa dobbiamo imparare a diminuire il consumo di plastica ed evitarlo quando non necessario – per esempio evitando di comprare e gettare bottigliette di acqua e sostituendole con borracce e termos; assicurandoci di comprare da aziende che abbiano adottato un modello di economia circolare come la nostra; imparando a fare la differenziata.
Dare il nostro contributo per la salvaguardia dell’ambiente è fondamentale (e inevitabile).

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