© Copyright 1998/2024  P.IVA  12546450151

> Blog > Acqua per ristoranti: soluzioni a confronto

Acqua per ristoranti: soluzioni a confronto

È tra le prime cose che si chiede e si porta ai clienti. Che sia naturale o frizzante, fredda da frigo o a temperatura ambiente, l’acqua è sempre presente sui tavoli di qualsiasi ristorante. Un tempo veniva servita solo in bottiglia. Oggi si va consolidando un’altra abitudine: l’acqua del rubinetto in caraffa.

Qual è la differenza? Se pensi che sia solo una questione di “packaging”, ti stai sbagliando. Le acque, pur essendo entrambe potabili e destinate al consumo umano, non sono uguali e la scelta di una o dell’altra ha ripercussioni anche sull’ambiente circostante. Per questo motivo non va fatta in modo casuale, soprattutto se gestisci un ristorante da cui passano decine e decine di persone ogni giorno.

Acqua per ristoranti: quali alternative?

Così come a casa, anche nella ristorazione, l’acqua in bottiglia è più apprezzata dell’acqua del rubinetto, perché si porta dietro un bagaglio di convinzioni ben radicate nel nostro Paese. A queste due possibilità se ne aggiunge una terza, meno nota e ancora poco diffusa in Italia: l’acqua filtrata. Non è altro che acqua del rubinetto sottoposta a microfiltrazione attraverso appositi sistemi che rimuovono impurità e sostanze in eccesso, come il cloro. Sono i cosiddetti erogatori a rete idrica.

Ora che sai quale acqua puoi servire ai tuoi clienti, la domanda è: qual è la migliore? Per rispondere è necessario fare un po’ di chiarezza e sfatare qualche vecchio mito. Dalla minerale in bottiglia all’acqua filtrata per ristoranti, mettiamo a confronto queste soluzioni, analizzando i pro e i contro di ognuna.

Acqua in bottiglia: una soluzione antiecologica

È comunemente considerata la migliore da bere. L’acqua imbottigliata è percepita come più sicura e buona, arrivando sigillata e etichettata sulla tavola direttamente dalla fonte di origine. Effettivamente è così: la sua qualità è innegabile. Ma c’è un rovescio della medaglia: l’impatto ambientale. Prima di arrivare al tuo ristorante, per iniziare, le bottiglie compiono lunghi viaggi, quasi sempre su strada.

Proprio perché vengono movimentate su camion, contribuiscono all’emissione di CO2 e, di conseguenza, all’inquinamento atmosferico. Non bisogna dimenticare le difficoltà di smaltimento che ne fanno il rifiuto più comune sulle spiagge e negli oceani di tutto il mondo: una bottiglia di plastica impiega 100 anni circa per decomporsi. Questo è sicuramente un aspetto da tenere a mente quando scegli l’acqua per il tuo ristorante, soprattutto oggi che c’è una sensibilità crescente da parte dei consumatori verso le tematiche della sostenibilità.

Allora è meglio l’acqua del rubinetto?

Chi celebra l’acqua in bottiglia è molto diffidente nei confronti dell’acqua corrente, perché proviene dalla rete idrica locale e, proprio per questo, viene valutata di scarsa qualità (se non addirittura inquinata). Anche in questo caso bisogna fare chiarezza. Prima di sgorgare dal rubinetto, l’acqua viene sottoposta per legge a una serie di trattamenti e controlli che ne assicurano l’assoluta salubrità. Nessun pericolo, dunque, che possa contenere sostanze nocive per la salute dei tuoi clienti.

Azzerando le emissioni di CO2, non ha nessun effetto inquinante e vince quanto a praticità: basta aprire il rubinetto e l’acqua è sempre disponibile in quantità illimitata. Ma c’è un però: il gusto e l’odore possono non essere gradevoli. Questo inconveniente è dovuto ai trattamenti a base di cloro che vengono impiegati per depurare l’acqua. Pur non essendo in alcun modo dannoso per l’organismo, il cloro può tuttavia alterare il sapore dell’acqua.

Acqua alla spina per ristoranti: una scelta consapevole

Scegliere l’acqua filtrata consente di beneficiare dei vantaggi dell’acqua del rubinetto ma di un gusto buono come l’acqua bottiglia. Infatti, grazie a un depuratore d’acqua per ristoranti, hai la sicurezza di offrire ai tuoi clienti un’acqua sicura e piacevole al palato: i sistemi di microfiltrazione infatti trattengono da una parte il cloro e dall’altra eventuali impurità che possono provenire dalle tubature della rete di distribuzione.

Questa soluzione è anche ottimale dal punto di vista ambientale perché non produce rifiuti plastici. Inoltre, assicura un notevole risparmio di spazio e di tempo: niente più magazzini occupati da casse ingombranti, né ordini da gestire periodicamente, né pesi da trasportare. Non da ultimo, un impianto di filtrazione permette di avere in un’unica soluzione tante tipologie di acqua: liscia, effervescente, a temperatura ambiente, fredda e calda. Per soddisfare all’istante i gusti di tutti i clienti, anche quelli più esigenti.

Altri articoli

Potrebbero
interessarti anche...