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Pausa pranzo veloce e nutrizione sana: ecco come fare

pausa pranzo

Due terzi degli italiani mangiano fuori a pranzo, ma troppo spesso la pausa dura troppo poco. Mangiare velocemente costringe a scegliere piatti pronti, se non addirittura panini. Per fortuna, ultimamente le persone stanno rivalutando l’importanza di una pausa pranzo sana ed equilibrata.

Non c’è niente di peggio di un pasto consumato al volo che non apporti la giusta quantità di sostanze nutritive al nostro corpo. Non solo per una questione di “linea”, ma soprattutto perché un pasto sbagliato può far calare la produttività fino al 20%. Una nutrizione sana, invece, aiuta a mantenere alta l’attenzione.

In realtà basta poco per fare una pausa pranzo completa e sana che garantisca l’apporto giusto di energia e nutrienti essenziali per affrontare le ore pomeridiane di lavoro.

La soluzione ideale è preparare un piatto a casa. La cosiddetta schiscetta, sebbene richieda tempo di preparazione e organizzazione nella gestione della spesa, consente di scegliere con cura cosa e quanto mangiare, tenendo sotto controllo le quantità. L’importante è variare, evitando di mangiare tutti i giorni gli stessi cibi.

I nutrizionisti raccomandano di assumere a ogni pasto carboidrati, proteine (senza eccedere), vitamine e grassi. Pasti sani sono, per esempio, un’insalata arricchita con carne o pesce, un piatto di legumi e verdure o una pasta poco condita. Concludere il pranzo con un frutto non è, come si pensa spesso, sbagliato per il nostro organismo. Anzi, ci sono alcuni frutti, come l’ananas che aiutano la digestione.

Inoltre, mangiare in ufficio con i colleghi può essere un bel momento per rafforzare i rapporti. L’importante è non parlare (sempre e solo) di lavoro.

Per chi non riesce a preparare una sana schiscetta – e non ha a disposizione una mensa aziendale – ha due alternative: può comprare un piatto pronto al supermercato oppure al bar. In ogni caso, occorre fare attenzione.

I piatti pronti del supermercato dovrebbero essere scelti solo come ultima alternativa. Anche quelli dall’aspetto più sano contengono molto sale, il peggior nemico della ritenzione idrica. Sarebbe allora meglio comprare gli ingredienti sfusi per comporre il proprio piatto.

Se invece si ha la fortuna di avere un bar tavola calda o un ristorante vicino all’ufficio che fa da asporto, occorre un po’ di saggezza nella scelta del piatto. Spesso i piatti preparati nelle cucine sono abbondantemente conditi e possono appesantire molto. Il pomeriggio alla scrivania potrebbe diventare un incubo. Un trucco? Passa dal bar o dal ristorante per scegliere il piatto del pranzo alla mattina, componendolo come meglio preferisci. Arrivare all’ora di pranzo, quando si ha molta fame, rende inevitabile scegliere piatti più gustosi… ma anche più grassi.

Infine, ricorda di bere. Un bicchiere di acqua prima del pasto, diminuisce il senso di fame, mentre due bicchieri durante favoriscono la digestione. L’acqua, poi, è il migliore carburante per il nostro cervello ed è alla base di una dieta sana.

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