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Giornata Mondiale dell’Acqua. La risposta per salvare questa risorsa è nella Natura

La soluzione è nella Natura. Questo è il messaggio scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2018 che si celebra oggi (e ogni 22 marzo dal 1997). Il tema scelto è Nature for Water ed esplora le soluzioni naturali alle grandi sfide ambientali del XXI secolo. In inglese queste soluzioni vengono chiamate NBS, ossia Nature Based Solutions, e includono tutti i sistemi sostenibili, poco costosi in grado di riequilibrare il ciclo dell’acqua, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare la salute e il benessere umano.
 

Una situazione drammatica
 

L’ONU, come ogni anno, ha rilasciato alcuni dati. Non sono particolarmente incoraggianti, ma devono essere la spinta a comprendere che un’alternativa deve essere trovata. La creazione di un’economia circolare in cui niente viene sprecato è l’unico sistema per andare incontro all’aumento della popolazione mondiale, proteggere l’ambiente e ridurre l’impatto ambientale.

Alcuni fatti
 

  • L’acqua che beviamo incide solo dell’1% sul totale dei consumi mondiali. Infatti il 70% è usata dall’agricoltura (soprattutto per l’irrigazione), il 20% dall’industria (settori energetico e manifatturiero) e solo il 10% è impiegata per usi domestici.
     
  • 2,1 miliardi di persone non hanno accesso sicuro all’acqua potabile e 1,9 miliardi di persone vivono in aree con scarsità d’acqua.
     
  • Entro il 2050 la popolazione mondiale aumenterà di 2 miliardi e servirà il 30% in più di acqua rispetto a oggi.
     
  • Conseguentemente all’aumento della popolazione, è previsto che entro il 2050 le persone che vivranno in aree con scarsità d’acqua saranno 3 miliardi.
     
  • Il 20% della popolazione mondiale è a rischio inondazioni.
     
  • L’80% dell’acqua di scarto della società ritorna all’ambiente senza essere trattata o riusata.
     
  • Il 65% delle foreste del Pianeta sono degradate.
     

La risposta è la Natura
 

Le soluzioni cosiddette NBS prevedono la gestione della vegetazione, del suolo e delle zone umide, compresi laghi e fiumi. Non sono rimedi universali, ma sono aiuti importanti innovativi, a costi accessibili ed efficaci.
 

Si tratta di costruire un’infrastruttura verde, composta da sistemi naturali o semi-naturali, in alternativa ai sistemi convenzionali creati dagli uomini e che vengono chiamati in genere infrastruttura grigia.
 

Alcuni esempi di soluzioni NBS sono:
 

  • Dighe di sabbia: nelle zone aride i letti dei fiumi sono stagionali, i corsi d’acqua intermittenti e spesso si nascondono riserve sotterranee di acqua, che vengono alimentate solo quando scorrono i fiumi. Queste risorse idriche sono raramente utilizzate in maniera sistematica per l’agricoltura e altre attività. Le dighe di sabbia sono muri scavati nel letto del fiume che aumentano la quantità di acqua sotterranea tanto da renderla accessibile tramite alcune pompe. Questa fonte d’acqua supplementare riesce a ridurre la disponibilità stagionale di acqua per gli agricoltori, aiutandoli a produrre di più e incoraggiandoli alla biodiversità.
     
  • Restauro del paesaggio: nel 1985 e 1986 in Rajasthan, India, ci furono piogge insolitamente basse in combinazione con un disboscamento eccessivo. Ciò portò alla peggiore siccità della zona nella storia. Con il supporto di alcune ONG locali, sono state costruite aree di raccolta dell’acqua e insieme sono stati rigenerati foreste e suolo per aiutare a ricaricare le risorse idriche sotterranee. Le forniture d’acqua sono state ristabilite in mille villaggi, cinque fiumi che si erano asciugati hanno ricominciato a scorrere, la produttività dei terreni agricoli è passata dal 20% all’80% e sono ricomparsi alcuni animali selvatici come antilopi e leopardi.
     
  • Agricoltura conservativa: si basa su tre principi. Minimizzare il disturbo del suolo; mantenere una continua copertura del terreno con pacciame organico e/o piante; coltivare diverse specie vegetali. Eliminare o ridurre al minimo la lavorazione o l’aratura evita di disturbare e rompere la struttura del terreno e di ridurre le emissioni delle macchine agricole. I benefici economici della conservazione agricola sono visibili in tutto il mondo, in America Latina e nell’Africa sub-sahariana, in Brasile e anche in Canada. Attualmente, solo il 12,5% delle terre è coltivata in maniera conservativa. Dal 2008, l’aumento è stato del 70%.
     

Le risorse di acqua sono sempre più in crisi, ma pensare che la risposta al problema possa venire proprio dalla Natura è confortante. Ricordiamoci però anche noi, nel nostro piccolo, di prenderci cura dell’ambiente per ridurre il nostro impatto ambientale.

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