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Responsabilità sociale d’impresa: non sottovalutare la politica ambientale dei tuoi fornitori

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Green thumbs up sign on blurred wooden background. 3D illustration.

La responsabilità sociale d’impresa al giorno d’oggi, per le piccole e medie imprese soprattutto, conta molto, in particolare da quando l’Unione Europea ha sancito l’importanza per queste ultime di aderire alle politica ambientale. Non si fanno sconti rispetto alle pesanti sanzioni nei confronti delle imprese che non tutelano il territorio e non lo preservano dall’inquinamento. Fare scelte ecologiche, come quella di fornire i propri uffici di boccioni riciclati con appositi sistemi controllati, vuol dire essere in completa sintonia con il mondo in cui viviamo.


Optare per i boccioni d’acqua, solitamente sottoposti ad un processo di riciclo e rifornimento continuo di acqua di qualità, al posto del consumo quotidiano di bottiglie singole, vuol dire:

  • Evitare che i dipendenti portino da casa bottiglie di plastica che poi butteranno nella spazzatura dell’ufficio, e che l’azienda dovrà impegnarsi a smaltire.
  • Garantire ai propri dipendenti un bicchiere d’acqua sempre fresco a disposizione, ma soprattutto di ottima qualità;
  • Rispettare l’ambiente e, inoltre, limitare la produzione e la dispersione di plastica, altamente dannosa e difficile da smaltire.

Ma andiamo a scoprire anche un altro aspetto molto importante per le imprese che adottano una politica ambientale efficace, ovvero il vantaggio economico per l’Unione Europea. A proposito del riesame 2009 della strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile e la sua integrazione nelle politiche comunitarie, ecco un estratto interessante che la commissione ha fatto nella sua comunicazione al Parlamento Europeo, al consiglio economico e sociale europeo, e al comitato delle regioni:

“La responsabilità sociale delle imprese (RSI) permette alle imprese di conciliare obiettivi economici, sociali e ambientali. Un maggiore impegno delle imprese europee in materia di RSI rafforzerà la capacità dell’Europa in termini di sviluppo sostenibile. La Commissione e molti Stati membri dell’UE hanno moltiplicato gli sforzi per promuovere la RSI, con particolare attenzione al dialogo fra le parti interessate. L’UE è inoltre riuscita a integrare maggiormente l’agenda della strategia per lo sviluppo sostenibile nelle sue politiche esterne, ad esempio mediante le valutazioni dell’impatto sulla sostenibilità associate alla preparazione degli accordi di libero scambio e il lavoro sui cambiamenti climatici.”

Poco più avanti nella comunicazione della commissione, viene specificato che l’integrazione di misure per lo sviluppo sostenibile nella politica ambientale dell’UE, a seguito dei primissimi risultati delle iniziali sperimentazioni di queste misure, ha effettivamente contribuito alla circolazione di un’energia pulita, oltre che al reale cambiamento climatico tanto auspicato.

Rispetta la politica ambientale: scegli i boccioni d’acqua e ottimizza il benessere economico dell’azienda

La responsabilità sociale d’impresa oggi, però, non si estingue solo nel mero rispetto delle normative Europee, ma anche nella reale presa di coscienza di un benessere aziendale effettivo. Chi si deve occupare del welfare aziendale, è anche colui o colei che si occupa della fornitura di acqua, assolutamente necessaria ai dipendenti dell’ufficio.

Quando si parla di benessere aziendale, si intendono le decisioni che vengono prese per garantire un ambiente di lavoro positivo e confortevole. I boccioni d’acqua, al posto delle cassette di acqua – che hanno anche un costo più elevato – per esempio, rappresentano un vero punto a favore per l’azienda che decide di sostituirli alle canoniche bottiglie d’acqua singole. Fare questa scelta vuol dire anche ridurre la difficoltà di smaltimento di materiali come la plastica, che in grandi quantità rappresentano un problema serio per l’ambiente.

Inoltre, c’è anche un’altra motivazione che deve spingere le aziende come la tua ad adottare una politica ambientale concreta, ovvero: chi inquina paga.

Lo spiega bene la Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, divenuta oggi effettiva al 100%. In pratica, se a seguito di un controllo di un operatore specializzato viene notato l’utilizzo in eccesso di elementi inquinanti, come può appunto essere la plastica, il danno ambientale è a carico dell’operatore, e quindi dell’azienda.

Che ruolo ha l’Italia nello sviluppo sostenibile?

L’Italia, a questo proposito, si sta avvicinando molto al discorso della responsabilità ambientale, tanto che anche nelle aziende c’è un coinvolgimento attivo dei dipendenti, oramai sempre più sensibili all’argomento. In un contesto innovativo dal punto di vista produttivo, dove le tecnologie sono sempre di più le protagoniste, la partecipazione delle aziende ad una politica ambientale rende le stesse più affidabili agli occhi di altre imprese.

La responsabilità sociale d’impresa non è importante solo dal punto di vista pratico, ma anche in termini di maggior efficienza per ciò che concerne i risultati stessi della società: dimostrare di essere rispettosi dell’ambiente, evitando sprechi e inquinamento, aumenta la possibilità che l’impresa venga presa ad esempio per il rispetto nei confronti dell’ambiente in cui opera.

Questo punto è solo a favore dell’azienda, che viene vista positivamente dalle altre con le quali intrattiene rapporti di lavoro.

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